MEDICINA BIOLOGICA E MALATTIE ENDOCRINE
Uno dei campi di utilizzazione più importante ed efficace della Medicina Biologica è certamente quello costituito dalla cura delle malattie endocrine. Attraverso farmaci specifici è possibile infatti agire sulle varie strutture ghiandolari,ripristinandone la funzionalità alterata.

Malattie metaboliche come l’ipotiroidismo,il diabete,la gotta od altre come la micropolicistosi ovarica, hanno in questo modo nuove prospettive di cura.

LA MEDICINA BIOLOGICA E LE MALATTIE DELLA TIROIDE
E’ possibile utilizzare la MEDICINA BIOLOGICA per curare le malattie della tiroide,ad esempio la sempre più frequente tiroidite autoimmune e l’ipotiroidismo che spesso la accompagna.

La Medicina tradizionale in questo caso “mette a riposo” la ghiandola ed istituisce una terapia sostitutiva (si assumono cioè per bocca gli ormoni che la tiroide in condizioni normali avrebbe prodotto).Purtroppo però,maggiore sarà il tempo in cui metteremo a riposo la ghiandola,minori saranno le possibilità che riprenda poi a funzionare correttamente. Nel frattempo,l’azione degli anticorpi(su cui questo tipo di terapia non ha alcun effetto) distrugge gradualmente,ma inesorabilmente il tessuto tiroideo. Il risultato di queste due azioni (messa “a riposo” della tiroide + azione degli anticorpi ) porta inevitabilmente all’ipotiroidismo,per cui il Paziente è costretto ad assumere ormoni tiroidei a vita. Ma non basta. L’organismo,in un periodo di tempo variabile,tende ad abituarsi al dosaggio assunto per cui diventa necessario aumentarlo continuamente. La maggior parte dei Pazienti inizia assumendo 25 o 50 microgrammi e,nel giro di un anno o due, arriva a prendere 100 microgrammi e più. Arrivati però ad un determinato dosaggio,non è possibile aumentarlo ancora perché compaiono degli effetti collaterali che lo impediscono (tachicardia, nervosismo,insonnia,ipertensione,dolori muscolari diffusi,ecc.).Quindi,l’organismo richiederebbe una maggiore quantità di ormoni tiroidei,ma non è possibile soddisfare questa sua necessità. A questo punto ricompaiono i sintomi tipici dell’ipotiroidismo. Alla fine,il risultato della terapia sarà di avere un Paziente ipotiroideo,con i sintomi degli ipotiroidei,ma che è costretto comunque ad assumere ormoni tiroidei a vita,anche se ad un dosaggio giornaliero più basso rispetto alle sue necessità.

Attraverso la Medicina Biologica,invece,purchè residui un minimo di attività ghiandolare,è possibile riequilibrare la funzionalità tiroidea e curare il processo autoimmune causa della tiroidite. Gli ormoni omeopatizzati servono a stimolare la tiroide a produrre la quantità di ormoni necessaria all’organismo. Gli organoterapici sono potenti stimoli alla normalizzazione funzionale della tiroide,mentre alcune Interleuchine omeopatizzate (proteine con funzione di mediatori dell’infiammazione e delle risposte del sistema immunitario) hanno invece la funzione di realizzare una terapia causale che porti a risoluzione il processo autoimmune causa della tiroidite.

I risultati delle terapie effettuate vengono valutati attraverso gli esami clinici (analisi di laboratorio, l’ecografia,etc.) utilizzate per effettuare la diagnosi.

Se consideriamo poi che queste terapie,come detto precedentemente, se ben utilizzate non danno in genere effetti collaterali e che devono essere seguite solo per un periodo di tempo definito in relazione alla risposta individuale,possiamo comprendere come davvero la Medicina Biologica, sia nelle malattie della tiroide che nelle altre malattie endocrine ,rappresenti un’alternativa davvero vincente a tutto vantaggio dei Pazienti.